A volte ci sono persone che parlano a sproposito, altre promettono cose che non possono e non vogliono mantenere.
Dopo la mega buca che ci ha dato il Blues ad un ora sola dal inizio dei lavori di montaggio, eravamo disperati e furenti, piuttosto lontani dalle nostre case e col cuore infuocato dal desiderio di suonare… oramai negato.
Ma poi incontri persone che in una sola ora passano dalle chiacchiere ai fatti. E fu così che grazie al intramontabile Thomas del Pulmino Giallo Records e Franco del Birraio di San Marino si è riusciti a spostare la data nel nuovo locale, assemblare tutto e far pure suonare due band davanti a persone trovatesi lì quasi per caso. Alla faccia degli sfaticati.
Questo mi ricorda il testo di Smoke on the water dei Deep Purple:

“We ended up at the Grand Hotel
It was empty cold and bare
But with the rolling truck stones thing just outside
Making our music there
With a few red lights and a few old beds
We make a place to sweat
No matter what we get out of this
I know that we don’t forget…”

Ancora un sentito grazie a chi permette che la musica avvenga. (ed ai Rock&Grill che hanno condiviso con noi prima la disperazione e poi la gloria del palco)