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Movimento Virtuale DAC

Giugno 14th, 2009 No Comments   Posted in DIASPORA

Movimento Virtuale DAC

Parte seconda

Vista l’avversione dei romeni verso partiti e politici, questo Movimento si propone di essere, fino ad una richiesta di massa per cambiarla, una struttura virtuale, senza un leader, senza contributi in denaro, senza propri candidati, senza inscrizioni, aperto a tutti i romeni di tutto il mondo. Saranno le  benvenute anche persone di altre nazionalità ed etnie, accumunate da  profondi sentimenti di amicizia, oppure con il diritto di nascita nello spazio dacico.

L’unico sforzo richiesto è di partecipare attivamente alla vita politica ovunque abbiano il diritto, per migliorare lo status e l’immagine dei romeni e della Romania, cioè di fare Lobby romeno.

Per proposte e dibattiti, troverete un topic “Movimento DAC” sul mio Forum, dove potrete esprimere la vostra opinione, usando un semplice nickname per identificarsi.

Questi dibattiti ci condurranno alla scelta dei nostri candidati da votare in ogni campagna elettorale.

Pensate come sarebbe bello, vedere apparire un movimento riformatore,  qui da dove partì la conquista della Dacia !

Alla prossima !

Movimento Virtuale DAC

Giugno 14th, 2009 No Comments   Posted in DIASPORA

Movimento Virtuale DAC

Parte prima

Sono trascorsi tre mesi da quando ho iniziato a tentare di mettere insieme la Comunità romena d’Italia, per avere una voce unica e rinnovatrice, come risposta al malcontento generale per l’immagine dei romeni e della Romania.

Mi sono impegnato nel presentare, dal mio punto di vista, il contesto interno ed internazionale, facendo proposte di dibattito, per la messa a punto di un Programma condivisibile da tutti i miei connazionali, ovunque si trovassero nel mondo.

Ho riscontrato come era previsto, la resistenza di coloro che non vogliono  “lasciare l’osso”, che sono disinteressati della politica, visti i pessimi “risultati”, per non dire di quelli che l’accesso a Internet non c’è l’hanno.

Io sono convinto dell’esistenza nel mondo di un grande numero di persone che la pensano come me, per cui ho deciso di aderire a questo Movimento (movement, miscare,ecc.), fino a quando diventerà un vero Partito. Io sono contro qualsiasi forma di violenza, così che mi limiterò ad agire nel riquadro del sistema democratico attuale.

Sono stato stuzzicato a prendere questa strada, pensando di poter raccogliere più di 300 voti, che sono interpretati come una grande vittoria per un così detto partito dei romeni d’Italia; anzi ci proponiamo di arrivare ad un minimo di 100.000 voti per le presidenziali romene di novembre.

Non sarà facile con 30-100 visite al giorno a far conoscere la nostra Piattaforma e le nostre proposte politiche, ma io mi darò da fare!

La porta del Movimento rimarrà aperta per tutti quelli che aderiranno, oppure cambieranno idea.

Alla prossima !

Primo Obiettivo

Giugno 13th, 2009 No Comments   Posted in DIASPORA

 

Obiettivo: 100.000 votanti per le “presidenziali” romene

 

      In Italia sono presenti circa 1.500.000 romeni con diversi status.

      I votanti per PSD-PC e quelli per PD-L per le europee, sono stati ugualmente un milione e mezzo.

       Risulta che se i romeni d’Italia votassero per un loro partito, sarebbe una formazione alla pari delle già nominate. Se questa iniziativa fosse allargata alla Diaspora di tutto il mondo, la cifra sarebbe schiacciante, senza contare sull’appoggio ché potrebbe arrivare anche dall’interno.  

       Il primo obiettivo di un ipotetico movimento di tutti i romeni d’Italia, cioè 100.000 votanti per le presidenziali romene, ci darebbe la credibilità di una forza elettorale, tale da poter trattare le nostre richieste con le istituzioni di tutti i due paesi.

       Non condivido la scelta dell’assenteismo come forma di protesta, perché porta prima o poi, a forme di dittatura, che mai sono state un passo in avanti per la società umana. Tutti quelli che non condividono l’impostazione politica dei partiti esistenti, si devono adoperare, per dar vita al soggetto che li soddisfi.

       Come base di partenza per il nuovo movimento, devono essere messi tre piloni:

  1. I principi dello sviluppo eco-sostenibile.
  2. I principi dell’unità europea.
  3. I sani principi dell’educazione.

       Nessuno può dire di no ad un simile programma, che andrà monitorato con metodi diversi da quelli attuali. Questo corso è evidente con la grande crescita in Europa degli ambientalisti come forza propositiva, a confronto con le forze distruttive della destra oltranzista.

       Un movimento di questa portata, contribuirebbe ad un’integrazione migliore dei nostri connazionali, dando nello stesso tempo un forte segnale alla politica romena.

       Invito tutti i soggetti interessati a prendere contatto tra loro per agire in questa direzione, perche i trionfalismi post elettorali mancano di oggettività.

       Nessun partito italiano o romeno sarà contento dell’apparizione di un nuovo soggetto politico, così ché l’ostruzionismo a questa iniziativa, sarà da attribuire a questa causa.

       I promotori di una simile azione, avranno il mio appoggio incondizionato e disinteressato.

Alla prossima !

La Politica

Giugno 11th, 2009 No Comments   Posted in DIASPORA

 

La Politica

 

       Vorrei approfondire in seguito il concetto di Politica, citando Wikipedia.

       « L’uomo è per natura un animale politico »  (Aristotele, Politica)

       “La prima definizione risale ad Aristotele ed è legata al termine “polis”, che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; politica, secondo il filosofo Ateniese, significava l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano”.

        “Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per Max Weber la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell’uso della forza.”

       Con il mio Progetto DAC, richiamo lo spirito originario del termine, per combattere la seconda impostazione.

 

        Appellandomi alle Associazioni così dette “apolitiche”, ho avuto in vista:

       “Negli ultimi anni la politica è andata via via trasformandosi, includendo come soggetto la cosiddetta società civile, fatta di movimenti di opinione che cercano di sottrarla all’astrazione in cui è stata sempre confinata: la politica si fa globale e nella coscienza di molti si delinea come stato in costante divenire delle relazioni sociali ed economiche.

Uno degli strumenti di intervento della società civile nell’azione politica istituzionale sono apparsi sempre più spesso i referendum di iniziativa popolare, sia in ambito nazionale, sia sempre più spesso in ambito regionale o locale”.

       Con il progetto DAC, intendo dar vita a un soggetto globale per la Diaspora romena, nel senso descritto sopra.

 

       Vorrei rispondere in seguito a quelli che mi accusano di “nazionalismo”.

       “Si può parlare di nazionalismo per le dottrine ed i movimenti che sostengono l’affermazione, l’esaltazione ed il potenziamento della nazione intesa come collettività omogenea, ritenuta depositaria di valori tradizionali tipici ed esclusivi, del patrimonio culturale e spirituale nazionale, sebbene questa definizione non sia univoca”.

 

“L’eco- nazionalismo è quella via che rifiuta implicazioni di ordine strettamente biologico nella definizione della nazione, ma la allarga all’intero ecosistema, includendovi gli esseri viventi, il paesaggio, la cultura umana e ogni altro elemento legato al territorio nativo, parola dalla quale deriva etimologicamente il termine stesso di nazione.”

 

       Riconosco di essere un eco-nazionalista!

       Essendo noi messi sotto pressione in Italia, Romania, U.E. e nel mondo, l’unica “risposta” mi sembra di essere questa!

       Dico basta alle manipolazioni, che fanno di noi dei veri masochisti della politica!

       « È un fatto ben noto che riconosciamo la nostra madre patria quando siamo sul punto di perderla »  (Albert Camus in Estate ad Algeri, 1939)

 

        Chi vuol leggere, legga!  Chi no, farà i conti con la propria coscienza (chi c’è l’ha!).

Alla prossima !  

Patriottismo

Giugno 9th, 2009 2 Comments   Posted in DIASPORA

 

Patriottismo

(Siamo quello che mangiamo)

 

      Mi capita spesso ultimamente di “incontrare” dei miei connazionali di diverse estrazioni sociali, così inorriditi da tutto quello che ha da fare con: romeno, Romania, Dacia, ecc., e in contemporanea soddisfattissimi dell’Eden chiamato Italia.

      Anch’io sono innamorato dell’Italia , altrimenti non ci resterei. Ma da qui ad arrivare a buttare fango sul tuo popolo e Patria, mi sembra assolutamente incomprensibile.

       Per fortuna loro, la Securitate non esiste più (almeno così si pensa!), perché, fossi io al loro posto, mi guarderei bene prima di fare un salto a casa.

      Molti si pretendono intellettuali (magari lo sono anche!) e si proclamano nauseati dalla plebe di manovali, badanti, ma anche dalla classe politica, dalle istituzioni, dalla Cultura,ecc., insomma, da tutto quello che “hanno lasciato alle spalle”. Adesso sono capitati nel paese di bengodi: si sono fatti una situazione, non hanno bisogno dei connazionali, addirittura si guardano bene dal parlare la madre lingua; però fanno delle associazioni romeno-italiane e mettono delle volte anche un “leader” italiano, considerando che noi non dobbiamo sputare nel piatto dove mangiamo.

      Vero è che anche in Romania ci sono quelli della stessa “formazione”, che invece di approfittare della loro posizione privilegiata, non fanno altro che mettersi cenere in testa e sognare di andare “fuori”. Molti di questi sono magari gli stessi che vendevano il loro paese (al grido “Nu ne vindem tara!”) e che godevano nel vedere i minatori ristabilire l’ordine a Bucarest.

      Io a tutti questi voglio spiegare un po’ come si diventa uomini.

      Per gli intellettuali di qualsiasi formazione, non è una novità (spero!), che le “particelle” di cui siamo fatti, provengono dal habitat nel quale abbiamo visto la luce (Ciorogarla, Ghimpati, Bolintin, ecc.), dove abbiamo mangiato, studiato, amato, ecc durante i primi anni della nostra esistenza. Per uno che lascia questo ambiente, si dice che ci vogliano circa 20 anni per avere un “ricambio” cellulare quasi completo. L’unico organo che non si sottopone a questa regola di rimaneggiamento, sembra che sia il CERVELLO, il quale si ostina a rimanere intoccabile (per via del fatto che non si rigenera praticamente mai nella vita); subisce solo delle “perdite“ inerenti all’avanzamento in età.

      La mia conclusione è che quelli appena arrivati, oppure quelli in procinto di arrivare, non sono altro che “corpi estranei” per almeno 20 anni, per non parlare del loro cervello, destinato a morire senza materia acquisita durante la loro emigrazione, avvenuta troppo tardi.

      Si troverà sempre un Bossi, Borghezio, ecc., a ricordarvi questa realtà, per non dire che molti “torneranno nella melma”, vista la crisi in atto. Saranno in pochi a “prendere nuove radici” e molti non sapranno cosa dirsi davanti ad uno specchio chiamato: Romania. Se non si guarderanno sarà ancora peggio per loro.

 

      Voi di che categoria siete?