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La volgarità

Giugno 5th, 2009 11 Comments   Posted in DIASPORA

La volgarità

 

      Leggendo i commenti sui giornali italiani, con riferimento al problema “romeni”, pensavo di aver toccato il fondo della volgarità e della pochezza di idee.

      Ho cominciato a navigare nelle nostre acque, arrivando alla desolante conclusione, che siamo molto peggio di loro!

      La volgarità nei post e commenti, supera di molto le mie aspettative.

      Persino dei noti giornalisti, usano un linguaggio scabroso, che mi è totalmente sconosciuto.

      La mancanza di rispetto verso il prossimo e diventata regola.

      Mentre si dibatte seriamente su un argomento, si viene interrotti da insulti, invettive,raccomandazioni mediche, ecc.

      Addirittura, gente che ha studiato, non in una, ma in due scuole superiori, usa un linguaggio che io mi ricordo di aver sentito quando ero un giovane ingegnere.  Ricordo ancora: lavoravo per una grande industria siderurgica e mi capitava spesso di dover ricevere in custodia dalla polizia, “nuovi assunti per la rieducazione”. Chiedendo a questi individui da dove venissero, rispondevano tutti: “Dalla Facoltà!” e usavano tutti lo stesso linguaggio scurrile.
Al giorno d’oggi è palese quanto sia facile prendere una laurea pagando, nella miriade di Università private sorte in Romania, e non solo. Ai miei tempi c’erano anche 20 candidati per un solo posto in  aula ed erano frequenti anche pre-esami di capacità, molto severi, che impedivano per esempio ad un non idoneo di entrare nel mondo accademico.

      Ai miei tempi, offrire il proprio posto ad un anziano era la regola, perche c’era anche il detto: “chi non ha un vecchio, se lo deve comprare”.

       I giovani di oggi sono disposti solo ad aiutarli ad attraversare la strada e magari di farli portare in un istituto di riposo.  Personalmente non mi affiderei ad un simile giovane, per paura di essere buttato sotto al Tram !  Come potrei mai fidarmi di uno che considera DACIA una sciocchezza, che deride il mio atteggiamento verso la guerra e la pace, che è disposto a rinnegare il suo essere romeno ! Anch’io ho un figlio un po’ più grande, ma vi assicuro che con una simile mentalità, lo avrei buttato fuori di casa. La società estremamente consumista impone lo stesso trattamento a persone e cose; quando un prodotto diventa inutile, deve essere buttato. Così avviene per oggetti ed esseri viventi, senza distinzione. Le nuove generazioni appartengono purtroppo a questo modello Usa e Getta.

      Io non voglio produrre traumi psichici a nessuno, ma quando sento tutti quei calorosi auguri di …  vita corta, mi viene da rinnovargli la sfida  che ho proposto ad un altro indegno esemplare della gioventù bruciata. Mi dichiaro disposto ad affrontarlo a scacchi, bridge, cross, sci, pattinaggio,  calcio, pallamano, pallavolo, poker, socialismo scientifico, ecc.  Insomma, scelga lui una decina di sfide, per vedere com’è messo a fatti non parole. Per non sentir poi dire da qualcuno che è stato invitato in una trappola, vi informo che ho praticato diversi sport a livello agonistico (su modello autoritario non farmaceutico).

       Sarebbe l’ora di passare a fatti più seri!

      Questa è la realtà che mi ha spinto ad introdurre, nel mio progetto di Programma DAC, il problema del rispetto per la lingua e della lotta alla volgarità.  Così dobbiamo comportarci per dare  vita ad un vero Lobby romeno, basato sul buonsenso, sul rispetto altrui e sull’unità, per prepararci al Grande Cambiamento a cui stiamo andando incontro; volente o nolente!

Alla prossima !

La Manipolazione

Giugno 4th, 2009 1 Comment   Posted in DIASPORA

La Manipolazione

Vista la situazione attuale, la manipolazione dei popoli mi potrebbe andare anche bene, se fosse fatta a beneficio di tutti.

Ci hanno provato i comunisti nell’Est Europa, finché la nomenclatura ha capito che la può fare solo a proprio beneficio, voltando verso il capitalismo selvaggio, non lasciando di mano però le redini . Così si spiega il ritrovamento dei soliti noti, come grandi capitalisti, pieni di soldi e dunque di potere.

Per essere facilmente manipolati, gli individui devono:

1. Essere ignoranti, cioè avere bisogno di “guide”.

2. Subire la scarsità in tutti i campi.

Avere sempre un problema, anche quando non c’è, perché se ne occupano Loro a procurarcelo (casa, immigrati, paesi emergenti, magistratura schierata politicamente, sicurezza, lavoro, ecc.).

3. Non partecipare alla vita politica (guardare la presenza al voto per credere). Per raggiungere questo “traguardo”, danno vita a una miriade di partiti, o a pochi con la stessa piattaforma (veltrusconismo), per non parlarne delle “strane alleanze” sinistra-destra. A questo proposito, rispondo a una interrogazione di un amico, che si meravigliava di un partito senza orientamento! Non sarebbe il primo; guardare per credere alla Germania e Romania.

4. Abdicare dai principi morali tradizionali, con l’imposizione di “modelli” di successo basati solo sui soldi, dalle veline ai personaggi di dubbio valore del Grande Fratello(la dice anche il Papa).

Noi come romeni d’Italia, siamo manipolati da tutti.

Nonostante la numerosa presenza sul territorio italiano, ed il nostro contributo economico in Patria, non avendo una rappresentanza politica adeguata, NON CONTIAMO UN BEL NIENTE!

Tutti ci dicono di “parlare con un’unica voce”, e noi non lo capiamo, anche se lo dicono in lingue comprensibili!

Nessuna delle forme associative, con piccole eccezioni, si prende cura di informare i nostri connazionali dei loro DIRITI. Persone che dicono di far politica, non sanno un bel niente, oppure non hanno l’interesse di informare la nostra gente della forza che ci permetterebbe di sconvolgere gli attuali equilibri sia in Romania, che in Italia. Ad una condizione: ESSERE UNITI !

In queste condizioni, i partiti italiani e romeni, “scorazzano” nel nostro “territorio”, senza vedere da loro la minima deferenza. Vi garantisco il cambiamento radicale della situazione, al raggiungimento di questa benedetta UNITA’!

“Uniti suntem o forta” dicono da qualche parte. Passiamo dalle parole ai fatti !

Diamole la prova che non siamo manipolabili!

La crisi non è finita, molti connazionali torneranno in Patria. Quelli che resteranno, dovranno avere in futuro un soggetto d’appoggio forte, per non subire altre ondate di persecuzioni.

Alla prossima!

P.S. 

Molti tra noi, non si rendono conto di essere manipolati.

La televisione, i giornali, i partiti, le autorità, ecc., non fanno altro tutti santi giorni.

Io propongo di lasciarsi manipolare anche da quelli che guardano lontano!

 

Petizioni

Giugno 3rd, 2009 7 Comments   Posted in DIASPORA

 

 

Proposte di petizioni

 

       Propongo in seguito la creazione di un Comitato di iniziativa per il lancio di due Petizioni indirizzate alle autorità competenti italiane e romene.

       Per l’Italia:

1.      Riconoscimento della religione cristiano-ortodossa, come religione ufficiale nello stato italiano.

2.      Assegnazione di spazi radio-televisivi sulle reti nazionali, gestiti dalla Comunità.

 

      Questi due quesiti, una volta attuati, porterebbero a una migliore conoscenza tra i due popoli, a una migliore integrazione, a una migliore immagine dell’Italia in Europa.

 

 

       Per la Romania:

1.      Diritto di voto per corrispondenza.

 

       Per dare peso a questa iniziativa, il Comitato deve essere formato da personalità di prestigio, deve essere assistito da un gruppo di avvocati per la stesura del contenuto, e dalle Associazioni romene in Italia per la raccolta delle firme. Bisogna dibattere la fattibilità e la forma della Petizione ( cartacea, oppure on-line). Bisogna coinvolgere la nostra Chiesa, rappresentanti dell’Arte e Cultura ed i giornalisti presenti sul territorio. Queste , ed altre misure saranno prese in considerazione e decise dal Comitato.

       Personalità di prim’ ordine della Comunità romena in Italia, si devono fare avanti in questa iniziativa, che può portare solo benefici a tutte le parti.

       In concomitanza alla raccolta di firme in Italia, si deve procedere anche negli altri paesi europei e non, l’interesse essendo lo stesso.

 

      In mancanza di un soggetto politico unico della Diaspora, che porti a compimento una tale iniziativa, sta a noi tutti residenti, amici italiani, associazioni, giornalisti, chiesa,  personalità di prestigio, darci da fare nel interesse della Comunità.