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Forum di Milano

Maggio 25th, 2009 No Comments   Posted in Associazioni

Forum di Milano

Spiegazioni di un fallimento

 

      Il Forum della Comunità Romena – Milano 2009, promosso dalla Federazione delle Associazioni Romene d’Italia, come da titolo ed intenzioni dichiarate nel invito fatto pervenire a TUTTI, voleva dare un’opportunità per unire i romeni d’Italia, sulla base di un Programma comune e migliorare l’attività delle Associazioni. Voglio evidenziare che si trattava della COMUNITA’, non solo delle Associazioni, come dimostra l’invito che ho ricevuto anch’io, che non faccio parte di nessuna Associazione o Partito.

      Mi sono recato a Milano, a spese mie, seguendo l’invito all’unità, fatto da tutti i rappresentanti istituzionali romeni ed italiani in diverse occasioni, che non sto a ricordare.

      Mi sono mosso anche per rispetto nei confronti di gente molto importante per la nostra causa, che si è mostrata interessata ad aiutarci. Sono stati presenti, oltre a quelli elencati in un post precedente, anche il Console di Milano, il senatore Badea, una rappresentante del Ministero degli Interni romeno, rappresentanti del mondo ONG arrivati aposta da Bucarest, quattro sportivi romeni di grande fama mondiale, un giovane talento della musica classica, il Presidente della Fondazione Dragan.

      Il giorno 23.05.2009 nella sala messa gentilmente a disposizione dalla Compagnia delle Opere, si trovavano una cinquantina di persone, comprese autorità, ospiti d’onore e promotori. Il giorno dopo siamo rimasti in quindici; Simona Farcas ha dovuto scusarsi al telefono con l’onorevole Rocco Buttiglione, credo uno degli artefici dell’assegnazione della sala riunioni, che possiamo immaginare come abbia reagito.

      Voglio fare in seguito le mie considerazioni:

1.      Romania tramite i suoi rappresentanti istituzionali e quelli del area ONG, hanno fatto anche troppo per far nascere una voce unitaria della Diaspora romena in Italia. Non significa che non si possa fare di più, a condizione di avere però l’interlocutore.

2.      Italia ha fatto ugualmente la sua parte nel indicarci la strada da percorrere, come dimostra l’impegno e la disponibilità di grandi cariche istituzionali. Anche loro vogliono un soggetto unico per il dialogo, in modo da risolvere le problematiche connesse alla presenza massiccia di romeni sul territorio nazionale.

3.       FARI, costituito nel 2008 col contributo sostanzioso dello stato romeno, rispondendo al quesito di creare un unico soggetto di dialogo, è naufragato clamorosamente per colpa esclusiva di quelli che, propensi a seguire solo interessi personali, snobbano il principale obiettivo della Diaspora, cioè l’unità di azione per rispondere alle richieste pervenute da tutte le parti.

4.      Probabilmente ci sono un paio di assenze motivate, anche se è difficile credere all’impegno simultaneo di TUTTI i membri del centinaio di associazioni presenti sul territorio.

5.      Propongo alle autorità romene di non prendere più in considerazione le associazioni e individui che remano contro, fino alla ricostituzione della FARI in quello che DEVE essere.

6.      Propongo la discesa in campo dei romeni per bene, anche se impegnati fuori dalle associazioni (tanto meglio), per dare un contributo vero nel superare l’attuale situazione di crisi.

 

      Aspetto proposte e contributi, non avendo io la pretesa di vedere e capire tutto. Anzi, a detta di una certa elite, sarei un sognatore che scrive sciocchezze. Si è trovato persino chi ha accusato Comunione Liberazione e la Compagnia delle Opere di essere un branco di delinquenti, pur di giustificare l’assenza al Forum. Devo dire a queste persone, le quali hanno anche la pretesa di conoscere il mondo politico e sociale d’Italia, che sono almeno ignoranti.

      Se io voglio una comunità che abbia come primo obiettivo la PULIZIA in tutti i campi, se voglio l’unità della Diaspora, se apprezzo quelli che ci tendono una mano e disprezzo quelli che ci buttano fango addosso, mi va bene essere considerato sognatore e sciocco !

      Io non faccio altro che proporre idee, per un dibattito costruttivo direzionato a migliorare le prospettive della Diaspora e della Romania. Non significa imposizione delle mie convinzioni, essendo io pronto ad allinearmi a qualsiasi progetto valido.

      Il fatto di cercare, nel mio piccolo, di dare risposte di grande respiro, è dovuto alla mancanza di iniziative da altre parti più autorevoli, che ho sempre invitato a fare un passo in avanti.

Alla prossima !