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Archive for Maggio, 2009:
Chi sono …
Chi sono e cosa voglio
Vorrei presentarmi più a fondo, per farmi capire meglio.
Devo ammettere che per un mio lettore non abituato a leggere fra le righe, posso essere preso per “confuso”, in quanto propongo temi di dibattito a volte contraddittori.
Sono di sicuro preso per massone, fondamentalista religioso, addetto di chi sa quale setta o movimento, nazionalista, revisionista, ecc.
Vi assicuro che non sono niente di tutto questo!
Voglio solo aprire dibattiti su temi d’attualità, per capire meglio in che mondo viviamo!
Se uno mi legge “fra le righe”, capirà che voglio bene al mio popolo ed al popolo italiano ( con grande fatica mi costringo e scrivo in italiano ), e voglio un mondo migliore per TUTTI.
Il progetto politico proposto da me, calza come un guanto sia per la Diaspora, che per la Romania e per l’Italia.
Senza pretendere di aver capito tutto, aspetto contributi per crescere insieme.
Alla prossima !
Politica romena
Politica di sudditanza
Il Programma del Ministero degli Interni romeno, di spendere un mucchio di soldi in spot televisivi sulle reti italiane è un esempio di sudditanza. Molto meglio sarebbe spendere in volantinaggio alle frontiere, per avvertire i turisti e migranti della responsabilità maggiore che si ha, come rappresentanti di un popolo e un paese. Il danno all’immagine prodotto con comportamenti delinquenziali, deve essere punito con pene supplementari. Il Parlamento può e deve emettere una legge in questo senso. Attuando il Programma, si porterà acqua al mulino dei nostri detrattori, senza ripercussioni sulla sicurezza degli italiani, per non parlarne di quella dei romeni d’Italia.
La sudditanza si manifesta anche a livello europeo.Il trattamento delle minoranze etniche in Romania è sempre nel mirino della Comunità Europea, invece le nostre minoranze ( addirittura maggioranze) in altri paesi, non fanno oggetto di tali preoccupazioni.
L’attenzione della Comunità Europea al problema “corruzione in Romania”, mi pare almeno esagerata, visto che i provvedimenti dello stesso calibro non sono presi contro paesi dove il fenomeno è molto più presente, per non dire istituzionalizzato. L’Italia sta scivolando verso xenofobia e razzismo e nessuno ( eccezione ONU e militanti per i diritti umani) se ne accorge!
La sudditanza si manifesta anche nel mondo politico e delle associazioni romene in Italia. Abbiamo visto delle Liste di persone che si mettono “cenere in testa”, spot visivi con lo stesso intento, partiti ed associazioni dei romeni “guidati” da persone di altre nazionalità,che non capiscono un tubo delle reali esigenze della Romania e dei romeni, remando addirittura contro di esse.
Gli unici ad agire coerentemente per migliorare la nostra immagine, sono i rappresentanti dell’arte e della cultura. Vorrei vedere però da parte loro, un impegno anche nella politica, vista la crisi profonda in qui versa. La nostra Storia è piena di grandi nomi impegnati in politica. Adesso è il momento di agire!
Partidul DAC
Partidul DAC
Parte terza
Faccio appello agli intellettuali, uomini e donne di cultura ed arte, professionisti, associazioni e a tutti i romeni per bene, di prendere atto di questa proposta di Programma di un partito unico dei romeni d’Italia.
Qualcuno ha detto che le Associazioni non devono fare politica ( Badescu?), ma questo non toglie agli iscritti il diritto di attivarsi politicamente per l’interesse di tutti, comprese le Associazioni.
Dobbiamo concentrarci su pochi punti programmatici, ma forti.
Ecco le mie proposte, da dibattere eventualmente da arricchire:
A. Per le autorità romene:
1. DIRITTO DI VOTO PER CORISPONDENZA.
2. Indire un Referendum per il ritorno alla denominazione antica del territorio nazionale: DACIA.
3. Pacchetto sicurezza:
– Impostazione di un pacchetto di Leggi per l’Elevazione Morale del popolo romeno
– Dobbiamo impostare il rispetto per la legalità, con misure forti, ( mi viene in mente Vlad Tepes ! ) perche è la prima mossa da fare per elevare lo Spirito Nazionale !
– Volantinaggio ed affissione ai punti di frontiera di messaggi autorevoli, per fare capire al cittadino in uscita che sta per diventare un ambasciatore del popolo romeno, e in questa veste non sono ammessi comportamenti lesivi agli interessi nazionali politici, economici, di immagine,etc.
– Considerare una CIRCOSTANZA AGRAVANTE, commettere un reato all’estero.
– Maggiorare le pene per i reati di pedofilia, incesto, sfruttamento della prostituzione, violenza carnale, omicidio.
– Introduzione del regime di carcere duro per i reati efferati.
– Autogestione delle carceri (per non essere un peso per i cittadini onesti).
– Tutelare CON FORZA gli interessi dei cittadini romeni al estero. Non ho sentito di nessuna causa in giustizia italiana contro mezzi d’informazione o politici, che ci martellano con false “informazioni” e stupide “teorie”, che hanno “radici” nei cervelli offuscati di ignoranza, portando a delle vere e proprie azioni antiromene.
Fare Lobby romeno non significa avviare solo attività culturali, o peggio grigliate e bevute. Fare Lobby romeno vuol dire anche educare, indirizzare, accogliere, proteggere, rappresentare.
B. Per le autorità italiane:
– Riconoscimento della Chiesa Ortodossa come chiesa ufficiale ( attribuzione dell’8 per mille ).
– Rappresentanza a tutti i livelli per gli interessi della Comunità romena.
– Presenza sulle reti nazionali di programmi radio-televisivi, gestiti dalla Comunità con l’appoggio delle reti romene.
Vi aspetto !
Politica romena in Italia
Cito il commento di sig. Giancarlo Germani:
“Certo se ognuno aspetta di vedere tutte le sue idee comprese in un programma di partito vuol dire che per ogni romeno ci vuole il suo partito.
La politica è sintesi e flessibilità.
Noi a Roma grazie ad Assoforum abbiamo ottenuto qualcosa di concreto per la comunità…chi sà fare di meglio si accomodi.
La Tua piattaforma è quella che è già stata di Ilinca e del Per che non sono mai riusciti a passare dalla teoria alla pratica. Non basta avere grandi idee virtuali,bisogna poi metterle in pratica…se nessuno ha l’umiltà di rimboccarsi le maniche e lavorare con altri in mezzo alla gente ma si credono tutti Corneli Coposu poi non vi lamentate se non contate nulla, nè in Italia nè in Romania.”
La mia risposta:
Con tutta la modestia posso affermare che non sono un romeno qualsiasi, e comunque uno più romeno di lei. Faccio parte di un’antica famiglia con una grande storia politica alle spalle, documentata con manoscritti del XVI -mo secolo. Posso anche vantarmi del fatto che immigrati italiani in Romania, a cominciare dal inizio mille novecento, sono stati accolti come membri della mia famiglia. Poi chi ha detto che io desideri un partito per me? Se non ci sarà un partito come lo voglio io, rimarrò senza come adesso! Se la mia piattaforma è uguale a quella di Ilinca e del PER, mi scuserò con loro e farò richiesta di adesione alle loro formazioni; ma ho dei dubbi che sia così.
Se lei è convinto che uno come me ed altri, non siamo capaci di capire come è la politica, se lei crede che le idee non sono virtuali, se lei crede che noi non siamo capaci di passare dalla teoria alla pratica, allora vuol dire che ha la stessa idea sbagliata di noi, come molti altri italiani!
Se il tempo delle mie idee non è ancora arrivato, … aspetterò!
Lei si sbaglia se crede che le infamie che sono arrivate dalla Destra, possano essere lavate con un parcheggio ! Se qualcuno è disposto ad accettare, ed io sono l’eccezione, mi farò da parte!
Lei non tiene conto della mia apertura verso il PIR, che nonostante tutto rimane valida.
Mio padre è stato arrestato dai comunisti nel 1946, per essere stato attivista del partito di Corneliu Coposu , negli anni in qui i carri armati russi facevano la politica in Romania.
Se noi romeni di Dacia non riusciremo a convincere l’Italia e l’Europa a trattarci meglio, magari vi faremo il piacere di … lasciarvi. Lei che crede che le idee non siano virtuali, provi ad immaginare uno scenario così composto!
Partidul DAC
Partidul DAC
Parte seconda
Molti rimangono di stucco quando sentono di un partito di sinistra-centro-destra, oppure senza colore.
Per quello che riguarda i romeni d’Italia, e non solo, mi può spiegare qualcuno per piacere, qual è la differenza di trattamento nei nostri confronti tra Sinistra e Destra? Se qualcuno pensa di rispondere, ho preparato un mucchio di dichiarazioni da entrambe le parti da “drizzare i capelli”.
Chiamandolo allora di Centro, non andrebbe di nuovo bene, perché la gente è stufa di Mastellismo; partito anti-partito, non va bene, perché il nostro sarebbe un … partito; i comunisti non esistono e comunque siamo stufi della loro “compagnia”; etnico non va bene perché ci accuserebbero di xenofobia, allora ??? (questa volta io voterò Di Pietro! ndr)
Chiamiamolo DAC perché non dovremmo fare una scelta di collocamento, e perché così facendo, potremo accogliere i nostri fratelli senza spiegazioni supplementari.
Per non essere presi per miserabili opportunisti, dichiareremo di essere … onesti opportunisti! Basta pensare all’UDMR, come mi è stato suggerito, per vedere come si fa!
Non vi scandalizzate, perché scherzavo; così la penserò io come membro semplice del partito; i leaders invece saranno politically correct !
Alla prossima!