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Lobby romena parte quarta
Lobby romena
Parte quarta
Cominciamo a stilare le direttive del nuovo percorso.
Cosa dobbiamo proporre al Parlamento, al Governo ed al Presidente della Romania:
- 1. PROBLEMA SICUREZZA
Tenendo conto degli episodi di violenza a carico di cittadini romeni, propongo un set di misure:
- – Emissione della Carta d’identità romena valida all’espatrio, dopo il modello italiano, solo per i cittadini che possono rappresentare onorevolmente il nostro paese.
- – Volantinaggio ed affissione ai punti di frontiera di messaggi autorevoli, per fare capire il cittadino in uscita che sta per diventare un ambasciatore del popolo romeno, e in questa veste non sono ammessi comportamenti lesivi agli interessi nazionali politici, economici, di immagine,etc.
- – Considerare una CIRCOSTANZA AGRAVANTE, commettere un reato all’estero.
- – Maggiorare le pene per i reati di pedofilia, incesto, sfruttamento della prostituzione, violenza carnale, omicidio.
- – Introduzione del regime di carcere duro per i reati efferati.
- – Autogestione delle carceri (per non essere un peso per i cittadini onesti).
- – Tutelare CON FORZA gli interessi dei cittadini romeni al estero. Non ho sentito di nessuna causa in giustizia italiana contro mezzi d’informazione o politici, che ci martellano con false “informazioni” e stupide “teorie”, che hanno “radici” nei cervelli offuscati di ignoranza, portando a delle vere e proprie azioni antiromene. Non ho mai visto l’ambasciatore prendere posizione a difesa dei suoi connazionali onesti. Le associazioni dei romeni in Italia dovrebbero “farsi vedere” anche loro a questo proposito. Basta leggere sui forum di diversi giornali “amici”, dei commenti che ci portano indietro al ventennio fascista, per capire che si deve fare qualcosa, e presto, per non prendere il posto degli ebrei ( come si inneggia frequentemente ).
- – Dobbiamo impostare il rispetto per la legalità, con misure forti, ( mi viene in mente Vlad Tepes ! ) perche è la prima mossa da fare per elevare lo Spirito Nazionale !
- 2. PROBLEMA POLITICO
Da vent’anni, Romania sta facendo sforzi non indifferenti per l’integrazione europea, con le difficoltà dovute alla “giovinezza della democrazia” e all’invasione di un “nuovo” sistema economico e morale “perso di vista” per 50 anni.
Devo ricordare che questi stessi sforzi, il popolo romeno li fa da sempre. Basta ricordare le iniziative di Stefan cel Mare, Mihai Viteazu, Alexandru Ioan Cuza, ed anche della dinastia regale.
Fino ad ora queste iniziative non hanno avuto il riscontro sperato, essendo noi sempre “spinti a guardare verso est”per raggiungere i nostri “obbiettivi”( indipendenza, unificazione, riconquista del territorio storico, ecc.).
Abbiamo sempre pagato a caro prezzo le nostre conquiste, però siamo riusciti a rimanere “un isola di latinità in un mare slavo”.
Oggi abbiamo pagato di nuovo per “agganciarci” all’Europa, senza ricevere in scambio il dovuto.
Prima di tutto abbiamo fato crollare il Comunismo, una spina nelle costole del Occidente.
Abbiamo creato un nuovo mercato per i loro prodotti.
Gli abbiamo messo a disposizione le nostre risorse ( materiali, naturali, umane,ecc.).
Gli abbiamo appoggiato nelle loro iniziative belliche, anche se non sta nella nostra cultura ed interesse, un fatto del genere.
Abbiamo riconosciuto di aver’ partecipato al Olocausto, anche se il nostro “contributo “è stato insignificante, rapportato agli altri. Come al solito, si fa “confusione” di NUMERI. Bisogna tenere conto di quanti ebrei c’erano in Romania prima ( 800.000 non 60.000 come in Italia) e dopo la guerra, delle percentuali di scomparsi, dell’aiuto prestato da gen. I.Antonescu per il transito degli ebrei polacchi, ungheresi, tedeschi, verso Palestina, del fatto di parlarne di una situazione di guerra, in qui molti ebrei hanno combattuto a fianco dei comunisti russi, con i quali hanno partecipato attivamente alla repressione post-guerra,ecc. Siamo stati l’unico paese dell’Asse che NON HA AVUTO CAMPI DÌ STERMINIO SUL TERITORIO NAZIONALE E NON A FATTO DEPORTAZIONI VERSO QUELLI ESISTENTI ALTROVE !
Potrei continuare però mi fermo, per vedere cosa abbiamo raccolto dopo i “vent’anni di Brucan”.
- – Passaggio delle nostre risorse in mano a pochi autoctoni e molti stranieri, che si sono prodigati nello sfruttamento “selvaggio”.
- – Smantellamento del sistema sanitario nazionale.
- – Smantellamento del sistema educativo.
- – Adesso vogliono uscire dalla crisi sulle nostre spalle (non entro in dettaglio, magari con un’altra occasione).
- – Siamo trattati come dei disgraziati, a cui hanno fatto un “favore” accogliendoci nell’Unione.
- – Abbiamo “importato benefici” tipo: droga, armi, prostituzione, sfruttamento del lavoro “nero”, informazione “guidata”, ecc.
Invito TUTTI a una profonda riflessione e prendere atto che IL CAPITALISMO, cosi come lo conosciamo E’ MORTO !
Dobbiamo darci da fare per trovare la via d’uscita, senza violenza e con pacatezza.
Con il prossimo post, proverò a tracciare le nuove esigenze del futuro, sicuro che stanno a cuore a moltissime persone nel mondo, e che vorrei stesse a cuore alla Lobby romena.
Alla prossima !