Join Us on FACEBOOKVă invit să vă alăturaţi grupului Facebook Mişcarea DACIA, ce-şi propune un alt fel de a face politică!

Citiţi partea introductivă şi proiectul de Program, iar dacă vă place, veniţi cu noi !
O puteţi face clicând alături imaginea, sau acest link




La Politica

Giugno 11th, 2009 No Comments   Posted in DIASPORA

 

La Politica

 

       Vorrei approfondire in seguito il concetto di Politica, citando Wikipedia.

       « L’uomo è per natura un animale politico »  (Aristotele, Politica)

       “La prima definizione risale ad Aristotele ed è legata al termine “polis”, che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; politica, secondo il filosofo Ateniese, significava l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano”.

        “Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per Max Weber la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell’uso della forza.”

       Con il mio Progetto DAC, richiamo lo spirito originario del termine, per combattere la seconda impostazione.

 

        Appellandomi alle Associazioni così dette “apolitiche”, ho avuto in vista:

       “Negli ultimi anni la politica è andata via via trasformandosi, includendo come soggetto la cosiddetta società civile, fatta di movimenti di opinione che cercano di sottrarla all’astrazione in cui è stata sempre confinata: la politica si fa globale e nella coscienza di molti si delinea come stato in costante divenire delle relazioni sociali ed economiche.

Uno degli strumenti di intervento della società civile nell’azione politica istituzionale sono apparsi sempre più spesso i referendum di iniziativa popolare, sia in ambito nazionale, sia sempre più spesso in ambito regionale o locale”.

       Con il progetto DAC, intendo dar vita a un soggetto globale per la Diaspora romena, nel senso descritto sopra.

 

       Vorrei rispondere in seguito a quelli che mi accusano di “nazionalismo”.

       “Si può parlare di nazionalismo per le dottrine ed i movimenti che sostengono l’affermazione, l’esaltazione ed il potenziamento della nazione intesa come collettività omogenea, ritenuta depositaria di valori tradizionali tipici ed esclusivi, del patrimonio culturale e spirituale nazionale, sebbene questa definizione non sia univoca”.

 

“L’eco- nazionalismo è quella via che rifiuta implicazioni di ordine strettamente biologico nella definizione della nazione, ma la allarga all’intero ecosistema, includendovi gli esseri viventi, il paesaggio, la cultura umana e ogni altro elemento legato al territorio nativo, parola dalla quale deriva etimologicamente il termine stesso di nazione.”

 

       Riconosco di essere un eco-nazionalista!

       Essendo noi messi sotto pressione in Italia, Romania, U.E. e nel mondo, l’unica “risposta” mi sembra di essere questa!

       Dico basta alle manipolazioni, che fanno di noi dei veri masochisti della politica!

       « È un fatto ben noto che riconosciamo la nostra madre patria quando siamo sul punto di perderla »  (Albert Camus in Estate ad Algeri, 1939)

 

        Chi vuol leggere, legga!  Chi no, farà i conti con la propria coscienza (chi c’è l’ha!).

Alla prossima !  

Patriottismo

Giugno 9th, 2009 2 Comments   Posted in DIASPORA

 

Patriottismo

(Siamo quello che mangiamo)

 

      Mi capita spesso ultimamente di “incontrare” dei miei connazionali di diverse estrazioni sociali, così inorriditi da tutto quello che ha da fare con: romeno, Romania, Dacia, ecc., e in contemporanea soddisfattissimi dell’Eden chiamato Italia.

      Anch’io sono innamorato dell’Italia , altrimenti non ci resterei. Ma da qui ad arrivare a buttare fango sul tuo popolo e Patria, mi sembra assolutamente incomprensibile.

       Per fortuna loro, la Securitate non esiste più (almeno così si pensa!), perché, fossi io al loro posto, mi guarderei bene prima di fare un salto a casa.

      Molti si pretendono intellettuali (magari lo sono anche!) e si proclamano nauseati dalla plebe di manovali, badanti, ma anche dalla classe politica, dalle istituzioni, dalla Cultura,ecc., insomma, da tutto quello che “hanno lasciato alle spalle”. Adesso sono capitati nel paese di bengodi: si sono fatti una situazione, non hanno bisogno dei connazionali, addirittura si guardano bene dal parlare la madre lingua; però fanno delle associazioni romeno-italiane e mettono delle volte anche un “leader” italiano, considerando che noi non dobbiamo sputare nel piatto dove mangiamo.

      Vero è che anche in Romania ci sono quelli della stessa “formazione”, che invece di approfittare della loro posizione privilegiata, non fanno altro che mettersi cenere in testa e sognare di andare “fuori”. Molti di questi sono magari gli stessi che vendevano il loro paese (al grido “Nu ne vindem tara!”) e che godevano nel vedere i minatori ristabilire l’ordine a Bucarest.

      Io a tutti questi voglio spiegare un po’ come si diventa uomini.

      Per gli intellettuali di qualsiasi formazione, non è una novità (spero!), che le “particelle” di cui siamo fatti, provengono dal habitat nel quale abbiamo visto la luce (Ciorogarla, Ghimpati, Bolintin, ecc.), dove abbiamo mangiato, studiato, amato, ecc durante i primi anni della nostra esistenza. Per uno che lascia questo ambiente, si dice che ci vogliano circa 20 anni per avere un “ricambio” cellulare quasi completo. L’unico organo che non si sottopone a questa regola di rimaneggiamento, sembra che sia il CERVELLO, il quale si ostina a rimanere intoccabile (per via del fatto che non si rigenera praticamente mai nella vita); subisce solo delle “perdite“ inerenti all’avanzamento in età.

      La mia conclusione è che quelli appena arrivati, oppure quelli in procinto di arrivare, non sono altro che “corpi estranei” per almeno 20 anni, per non parlare del loro cervello, destinato a morire senza materia acquisita durante la loro emigrazione, avvenuta troppo tardi.

      Si troverà sempre un Bossi, Borghezio, ecc., a ricordarvi questa realtà, per non dire che molti “torneranno nella melma”, vista la crisi in atto. Saranno in pochi a “prendere nuove radici” e molti non sapranno cosa dirsi davanti ad uno specchio chiamato: Romania. Se non si guarderanno sarà ancora peggio per loro.

 

      Voi di che categoria siete?

Elezioni

Giugno 8th, 2009 No Comments   Posted in DIASPORA

 

Cosa cambia dopo le Elezioni?

 

       Riepilogo Italia:

1.      Vince la Lega e l’Italia dei Valori, “sulle spalle”  del PDL, rispettivamente PD.

2.      Berlusconi non fa il “vuoto”.

3.      Affluenza alle urne piuttosto bassa, riflettendo il disinteresse della gente e la scarsa fiducia nel mondo politico.

4.      Partecipazione della Diaspora romena non significativa.

 

       Riepilogo Romania:

1.      Non vince nessuno (a parte Vadim, Becali e UDMR)

2.      Affluenza alle urne tra le più basse d’Europa, riflettendo un totale disinteresso della gente, dovuta alla scarsa fiducia nel mondo politico e nelle strutture e politiche comunitarie.

3.      Partecipazione della Diaspora non significativa.

 

       Riepilogo Europa:

1.      Vince la destra oltranzista, anti europeista, xenofoba.

2.      Perde l’area social-democratica europeista.

3.      Cresce molto l’area ecologista ( eccezione Italia).

4.      Crolla la fiducia dei paesi est-europei nelle strutture comunitarie (vedi assenteismo).

 

      In poche parole si può dire che noi, saremo ancora più “esposti”, sia qui che la.

       La crisi in atto e la scadente risposta ad essa, porteranno all’ indebolimento dell’U.E. e probabilmente allo sfaldamento.

       Immaginatevi una giostra affollata che gira sempre più veloce ( giostraio impazzito!), e uno spinto dagli altri all’esterno, anche se ha pagato di più, appeso solo con un dito!

       La giostra sarebbe l’U.E. e il resto vi lascio indovinare!

       Attenzione però ai pezzi componenti dalla giostra, provenienti dalla Russia, Cina, ecc., che potrebbero essere scadenti (lo fanno spesso!), potendo portare alla disintegrazione del aggeggio!

       Forse sarebbe meglio pensare all’atterraggio, perche l’espulsione è solo una questione di tempo!

Alla prossima !

La volgarità

Giugno 5th, 2009 11 Comments   Posted in DIASPORA

La volgarità

 

      Leggendo i commenti sui giornali italiani, con riferimento al problema “romeni”, pensavo di aver toccato il fondo della volgarità e della pochezza di idee.

      Ho cominciato a navigare nelle nostre acque, arrivando alla desolante conclusione, che siamo molto peggio di loro!

      La volgarità nei post e commenti, supera di molto le mie aspettative.

      Persino dei noti giornalisti, usano un linguaggio scabroso, che mi è totalmente sconosciuto.

      La mancanza di rispetto verso il prossimo e diventata regola.

      Mentre si dibatte seriamente su un argomento, si viene interrotti da insulti, invettive,raccomandazioni mediche, ecc.

      Addirittura, gente che ha studiato, non in una, ma in due scuole superiori, usa un linguaggio che io mi ricordo di aver sentito quando ero un giovane ingegnere.  Ricordo ancora: lavoravo per una grande industria siderurgica e mi capitava spesso di dover ricevere in custodia dalla polizia, “nuovi assunti per la rieducazione”. Chiedendo a questi individui da dove venissero, rispondevano tutti: “Dalla Facoltà!” e usavano tutti lo stesso linguaggio scurrile.
Al giorno d’oggi è palese quanto sia facile prendere una laurea pagando, nella miriade di Università private sorte in Romania, e non solo. Ai miei tempi c’erano anche 20 candidati per un solo posto in  aula ed erano frequenti anche pre-esami di capacità, molto severi, che impedivano per esempio ad un non idoneo di entrare nel mondo accademico.

      Ai miei tempi, offrire il proprio posto ad un anziano era la regola, perche c’era anche il detto: “chi non ha un vecchio, se lo deve comprare”.

       I giovani di oggi sono disposti solo ad aiutarli ad attraversare la strada e magari di farli portare in un istituto di riposo.  Personalmente non mi affiderei ad un simile giovane, per paura di essere buttato sotto al Tram !  Come potrei mai fidarmi di uno che considera DACIA una sciocchezza, che deride il mio atteggiamento verso la guerra e la pace, che è disposto a rinnegare il suo essere romeno ! Anch’io ho un figlio un po’ più grande, ma vi assicuro che con una simile mentalità, lo avrei buttato fuori di casa. La società estremamente consumista impone lo stesso trattamento a persone e cose; quando un prodotto diventa inutile, deve essere buttato. Così avviene per oggetti ed esseri viventi, senza distinzione. Le nuove generazioni appartengono purtroppo a questo modello Usa e Getta.

      Io non voglio produrre traumi psichici a nessuno, ma quando sento tutti quei calorosi auguri di …  vita corta, mi viene da rinnovargli la sfida  che ho proposto ad un altro indegno esemplare della gioventù bruciata. Mi dichiaro disposto ad affrontarlo a scacchi, bridge, cross, sci, pattinaggio,  calcio, pallamano, pallavolo, poker, socialismo scientifico, ecc.  Insomma, scelga lui una decina di sfide, per vedere com’è messo a fatti non parole. Per non sentir poi dire da qualcuno che è stato invitato in una trappola, vi informo che ho praticato diversi sport a livello agonistico (su modello autoritario non farmaceutico).

       Sarebbe l’ora di passare a fatti più seri!

      Questa è la realtà che mi ha spinto ad introdurre, nel mio progetto di Programma DAC, il problema del rispetto per la lingua e della lotta alla volgarità.  Così dobbiamo comportarci per dare  vita ad un vero Lobby romeno, basato sul buonsenso, sul rispetto altrui e sull’unità, per prepararci al Grande Cambiamento a cui stiamo andando incontro; volente o nolente!

Alla prossima !

La Manipolazione

Giugno 4th, 2009 1 Comment   Posted in DIASPORA

La Manipolazione

Vista la situazione attuale, la manipolazione dei popoli mi potrebbe andare anche bene, se fosse fatta a beneficio di tutti.

Ci hanno provato i comunisti nell’Est Europa, finché la nomenclatura ha capito che la può fare solo a proprio beneficio, voltando verso il capitalismo selvaggio, non lasciando di mano però le redini . Così si spiega il ritrovamento dei soliti noti, come grandi capitalisti, pieni di soldi e dunque di potere.

Per essere facilmente manipolati, gli individui devono:

1. Essere ignoranti, cioè avere bisogno di “guide”.

2. Subire la scarsità in tutti i campi.

Avere sempre un problema, anche quando non c’è, perché se ne occupano Loro a procurarcelo (casa, immigrati, paesi emergenti, magistratura schierata politicamente, sicurezza, lavoro, ecc.).

3. Non partecipare alla vita politica (guardare la presenza al voto per credere). Per raggiungere questo “traguardo”, danno vita a una miriade di partiti, o a pochi con la stessa piattaforma (veltrusconismo), per non parlarne delle “strane alleanze” sinistra-destra. A questo proposito, rispondo a una interrogazione di un amico, che si meravigliava di un partito senza orientamento! Non sarebbe il primo; guardare per credere alla Germania e Romania.

4. Abdicare dai principi morali tradizionali, con l’imposizione di “modelli” di successo basati solo sui soldi, dalle veline ai personaggi di dubbio valore del Grande Fratello(la dice anche il Papa).

Noi come romeni d’Italia, siamo manipolati da tutti.

Nonostante la numerosa presenza sul territorio italiano, ed il nostro contributo economico in Patria, non avendo una rappresentanza politica adeguata, NON CONTIAMO UN BEL NIENTE!

Tutti ci dicono di “parlare con un’unica voce”, e noi non lo capiamo, anche se lo dicono in lingue comprensibili!

Nessuna delle forme associative, con piccole eccezioni, si prende cura di informare i nostri connazionali dei loro DIRITI. Persone che dicono di far politica, non sanno un bel niente, oppure non hanno l’interesse di informare la nostra gente della forza che ci permetterebbe di sconvolgere gli attuali equilibri sia in Romania, che in Italia. Ad una condizione: ESSERE UNITI !

In queste condizioni, i partiti italiani e romeni, “scorazzano” nel nostro “territorio”, senza vedere da loro la minima deferenza. Vi garantisco il cambiamento radicale della situazione, al raggiungimento di questa benedetta UNITA’!

“Uniti suntem o forta” dicono da qualche parte. Passiamo dalle parole ai fatti !

Diamole la prova che non siamo manipolabili!

La crisi non è finita, molti connazionali torneranno in Patria. Quelli che resteranno, dovranno avere in futuro un soggetto d’appoggio forte, per non subire altre ondate di persecuzioni.

Alla prossima!

P.S. 

Molti tra noi, non si rendono conto di essere manipolati.

La televisione, i giornali, i partiti, le autorità, ecc., non fanno altro tutti santi giorni.

Io propongo di lasciarsi manipolare anche da quelli che guardano lontano!